79. Mostra Cinematografica di Venezia: Una dichiarazione di Jafar Panahi e Mohammad Rosoulof

Siamo cineasti. Facciamo parte del cinema iraniano indipendente. Per noi vivere significa creare. Creiamo opere che non sono su commissione, per questo chi è al potere ci vede come criminali.

Il cinema indipendente riflette i suoi tempi, trae ispirazione dalla società e non può rimanerle indifferente. La storia del cinema iraniano testimonia la presenza costante e attiva di registi indipendenti, che hanno lottato per respingere la censura e per assicurare la sopravvivenza di quest’arte. Fra questi, ad alcuni è stato vietato di fare film, altri sono stati costretti all’esilio o ridotti all’isolamento. Eppure la speranza di poter nuovamente creare, è una ragione di vita, non importa dove, quando o in quale circostanza un cineasta indipendente stia creando o pensando di creare. Siamo cineasti, cineasti indipendenti. 

 

A Statement by Jafar Panahi and Mohammad Rosoulof We are filmmakers. We are part of Iranian independent cinema. For us, to live is to create. We create works that are not commissioned. Therefore, those in power see us as criminals. Independent cinema reflects its own times. It draws inspiration from society and cannot be indifferent to it. The history of Iranian cinema witnesses the constant and active presence of independent directors who have struggled to push back censorship and to ensure the survival of this art. While on this path, some were banned from making films, others were forced into exile or reduced to isolation. And yet, the hope of creating again is a reason for existence. No matter where, when, or under what circumstances, an independent filmmaker is either creating or thinking about creation. We are filmmakers, independent ones.

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