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Nicola Crocetti – Jovanotti Poesie da spiaggia Crocetti Editore –Pag. 200

Davvero una strana coppia quella composta da Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, e
Nicola Crocetti, sia per età che per campi d’interesse, il primo cantante rock e pop,
autore di ispirati testi poetici, il secondo traduttore di poeti greci e gran cultore della
poesia in Italia. Ho spesso affermato che se Nicola Crocetti non esistesse
bisognerebbe inventarlo, perché è riuscito a portare la poesia in edicola con la sua
bella rivista ( Poesia , appunto) che leggo dai tempi della scuola, adesso diventata
rivista - libro grazie a Feltrinelli. Jovanotti, invece, è riuscito a far entrare la poesia a
Sanremo, recitando una stupenda lirica di Mariangela Gualtieri nel salone del teatro
Ariston, un piccolo gioiello tra anonime canzoni che di poetico avevano ben poco.
L’operazione Poesia da spiaggia è interessante, perché non è tanto volta a
commercializzare la poesia quando a far capire che sotto l’ombrellone, accanto al
romanzo giallo e al thriller, si possono leggere anche liriche di autori interessanti, che
i nostri selezionatori di fiducia consigliano grazie a un agile tascabile. Crocetti non
poteva fare a meno di inserire nella sua personale selezione il grande Costantino
Kavafis, pure se manca la mia poesia preferita, la lirica dei giorni passati visti come
candele spente, ma scorrendo le pagine trovate una composita selezione di autori, che
va da Mario Luzi ad Aldo Nove, passando per Rimbaud, Pasolini, Hikmet, Saffo e
Dolci. Jovanotti e Crocetti con questo ottimo libro che si fa leggere con passione e
partecipazione si augurano di poter avvicinare un buon numero di lettori al genere
letterario per eccellenza. Tra i tanti consigli di lettura citiamo una poesia d’amore di
Neruda, un testo di Amichai, un buon lavoro di De Luca, persino Sanguineti (la per
me ignota Ballata delle donne , una tantum poesia non sperimentale), Mannick,
Baudelaire, Athanasulis ( il mare t’empirà di sogni. Ti lascio / il mio sorriso
amareggiato; fanne scialo, / ma non tradirmi ), Wilcock ( abbi fiducia nella vita / e
non nelle ideologie ... ), Quasimodo ( E come potevamo noi cantare / con il piede
straniero sopra il cuore ), Pascoli ( m’affaccio alla finestra, e vedo il mare ), Ungaretti
( ricorderai d’avermi atteso tanto, / e avrai negli occhi un rapido sospiro ), Giudici
( Inoltre metti in versi che morire / è possibile a tutti più che nascere / e in ogni caso
l’essere è più del dire ), Anaghnostakis ( Bisogna piantare le parole come chiodi / che
non le porti via il vento ), Andrade ( minatore dell’amore, scavo senza tregua / fino a
scoprire il filone dell’infinito ). Un’antologia variegata, dove ogni lettore può trovare
poeti affini alla sua sensibilità, che sviscera il tema del mare e del viaggio,
dell’avventura di una vita da impostare nei modi più impensati. Tutti abbiamo i nostri
libri del cuore, gli autori di cui da giovani ci siamo innamorati e non li abbiamo più
abbandonati; Crocetti e Jovanotti ne presentano una buona selezione, che fa capire
l’utilità della poesia in questo nostro mondo, di sicuro maggiore rispetto a un
romanzo giallo o al solito noir declinato ormai in tutte le salse.
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